Mintel: bassa la fiducia dei consumatori in Europa anche per il Beauty and Care
La fiducia dei consumatori in Europa nei confronti delle aziende di largo consumo è in ribasso: i dati dell’ultima ricerca Mintel, spiegano perché e cosa fare.
E’ bassa la fiducia dei consumatori europei e statunitensi nei confronti dei prodotti e delle aziende di largo consumo. La colpa? Va ricercata nella cattiva influenza di campagne politiche e mass mediali che si sono diffuse negli ultimi anni in queste aree, secondo quanto spiega un’analisi di mercato elaborata dalla Mintel.
Ha spiegato nel blog aziendale Richard Cope consulente senior della società di ricerca:
“Nel Regno Unito solo il 53% dei consumatori ha fiducia nella sicurezza del cibo e delle bevande in commercio ed il dato precipita al 39% se si prendono in considerazione i prodotti per la bellezza e la cura della persona”.
La soluzione su cui puntare? La parola chiave è ” trasparenza“: si tratta di un elemento decisamente cruciale nel mercato della cosmesi, come si evince anche dalla domanda in aumento per i prodotti naturali e/o sostenibili. Essere in grado di dimostrare la provenienza dei cosmetici Beauty and Care e dei singoli ingredienti è il modo in cui gli addetti al settore possono stimolare un ritorno di fiducia.
Per rispondere a questa problematica sono stati già proposti numerosi strumenti: dai biomarcatori del DNA, ad uno storytelling del marchio convincente e sincero, che fa uso dei social media e di soluzioni digitali.
Come nota il Blog di Mintel, infatti , numerose aziende e marchi della bellezza e cura del sè hanno già avviato questo percorso e stanno avendo risultati positivi in termini di fiducia, anche con nuove campagne pubblicitarie. Anzi-si sottolinea- si è assistito ad una “rinascita di professionisti” pagati per promuovere azioni di fiducia tra il lettori dei vari mass media.
Importanti- evidenzia Cope- anche operazioni come quelle portate avanti negli Stati Uniti che mirano ad una regolamentazione delle informazioni digitali e al lancio del nuovo strumento di fact-checking avviato da Facebook capace di mettere in guardia gli utenti sui contenuti contestati.
Importante dunque sarà anche puntare su professionisti dei media per riconquistare la fiducia dei consumatori: a loro sarà utile affidare i cambiamenti in materia di trasparenza ed affidabilità, in tutti i settori, compreso quello della bellezza e della cura personale.
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