L’autorità per i trend globali WGSN (World’s Global Style Network) ha identificato quattro ‘tendenze significative’ che si ritiene possano cambiare a breve il volto del settore della bellezza.

Il WGSN, autorità indiscussa circa le mappature dei trend ha intrapreso approfondite ricerche sugli attuali sviluppi nel settore Beauty and Care per capire quali saranno le tendenze a maggior impatto nel prossimo triennio e ne ha presentato le conclusioni in un white paper in occasione del recente evento commerciale Cosmoprof di Bologna.

Queste le previsioni per i principali trend in materia di bellezza per il 2020 ed oltre:

-Next Generation Genetics

Consumatore All-Clusive

Always-On Assistant

-Nature  Hacking

Petah Marian, Senior Editor Retail Intelligence del WGSN ha dichiarato:

“L’industria beauty nel mondo sta subendo profonde trasformazioni-paragonabili ad un evento sismico- basate sull’innovazione e l’adattamento. Ciò significa che i prodotti per la bellezza saranno studiati sempre di più come traduzione di una visione olistica e personalizzata, entro il 2020, grazie ai progressi tecnologici in campo di ricerca ecologica, nonché ad applicazioni di realtà aumentata e virtuale improntate sul DNA “. 

Spieghiamo più a fondo queste tendenze.

 

Next Generation Genetics

Next Generation Genetics’ prevede un focus sulle tecnologie emergenti in combinazione con un ritorno alle origini, al naturale, ed una particolare attenzione agli aspetti psicologici, al DNA e alla storia medica del consumatore: tutto ciò è e sarà sempre più in primo piano nelle soluzioni di bellezza su misura. In pratica, come hanno spiegato gli stessi esperti del WGSN, tutto sarà ispirato alla “tendenza della salute e del benessere: i consumatori avranno a disposizione un elenco di ingredienti per la cura della pelle scientificamente selezionati per loro, raccomandati in base alle personali analisi del DNA che sarà fattibile con un semplice tampone sulla guancia!”.

In particolare l’interesse si focalizzerà su prodotti che lavorano sottocute. Un esempio ne è il dispositivo Lumini di Samsung che permette di analizzare lo stato di salute della pelle, sfruttando degli algoritmi di computer vision, come brufoli, arrossamento ed eccesso di sebo. Il dispositivo permette di scattare una foto del viso, che viene inviata allo smartphone , suggerendo i prodotti cosmetici adatti e permettendo di contattare un dermatologo.

 

The all-clusive consumer

Da qui, ovvero dal concetto di una bellezza personalizzata, il mercato si aprirà ad una maggiore diversificazione dell’offerta  in base alle numerose esigenze dermatologiche e tonalità della pelle, anche per lo sviluppo di paesi emergenti (Asia, America Latina, Est Europa) che dettano i nuovi bisogni dei consumatori ma non solo: le aziende cosmetiche presteranno ancora più attenzione ai consumatori, ai loro interessi, alla loro cute. Brand  come Maybelline, L’Oreal e Rimmel London già hanno intrapreso un percorso in tal senso, ad esempio promuovendo prodotti per il make-up al maschile e adatti a tutti e due i sessi. La Generazione Z ad esempio è attenta alle potenzialità dei prodotti skincare e alle fragranze.  Abbracciare le diversità, in termini di sesso, etnia e sessualità continuerà ad essere un trend fondamentale per il mondo beauty. Alcuni brand inoltre si stanno muovendo per rispondere a delle soluzioni per le persone disabili, L’Oreal Brazil che ha creato delle audio guide per persone cieche e il brand Bissu,  che ha pensato alle donne sorde dedicando loro una campagna sugli smalti, sottolineando l’importanza del ruolo delle mani, ne sono degli esempi. Infine, un’attenzione va anche ai prodotti per le donne in menopausa come Phytomone e Stratum C sviluppati appositamente per combattere l’invecchiamento ormonale. 

 

Assistenza always on

Cosa si intende con questo termine? E’ il trend che riguarda l’attenzione dei consumatori nei confronti di tecnologie sempre più interattive, anche nel mondo del Beauty and Care. Pensiamo all’impiego –che già sta riscuotendo interesse e successo-  di corsi di formazione con realtà virtuale ed aumentata per imparare a truccarsi: anche lo spazio fisico dei negozi, della vendita al dettaglio assume un ruolo in questo contesto, una nuova funzione, concentrandosi  sulla formazione, eventi e intrattenimento in grado di attirare clienti e guidarli negli acquisti, che determinano nuove soluzioni nell’area della formazione e dell’engagement.

 

Nature hacking

Questa tendenza vuole prodotti di bellezza di origine naturale e sostenibile dal punto di vista ecologico: si pensa ad esempio a proteine derivate dagli scarti di salmone e colza per la cura della pelle (essendo comunque ricchi di sostanze nutritive) o ai coloranti dei cosmetici tratti dal radicchio rosso o dalle patate dolci rosa! Biotech e biomimicry giocano un ruolo sempre più predominante nel settore che ad esempio potrebbero mettere a punto anche soluzioni beauty senza l’impiego di acqua. La campagna Detox di Greepeace’s ha cercato di sensibilizzare i brand sull’eliminazione di sostanze tossiche dai processi produttivi entro il 2020. Il 75% dei Millennials, sono alla ricerca sempre di più, di prodotti sostenibili. Ora, più di prima, i consumatori richiederanno un livello alto in fatto di standard qualitativi e di integrità, seguendo un trend in atto di cercare un modo di vivere più sostenibile.