Ricerca ed innovazione, parole chiave nel mondo della cosmetica ed in particolare del Beauty. Sono concetti che valgono per ciò che riguarda ogni aspetto del prodotto, dalle materie prime al packaging, all’efficacia e fino alla comunicazione. La tecnologia -anche e soprattutto quella digitale- la fa da padrona specialmente nel seguire l’ultimo trend dettato dai consumatori: i cosmetici tailor made, fatti su misura!
Chi di noi non ha mai chiesto consiglio agli addetti del reparto cosmetico per la scelta di una crema antirughe in base al proprio tipo di pelle, per uno smalto che duri a lungo nonostante le faccende domestiche o un rossetto che resista ai pranzi di lavoro? Oggi i consumatori si informano, vogliono comprendere da soli ciò che è più adatto: mirano cioè a qualcosa di speciale e personale: si è iniziato con la sartoria, per passare questo concetto poi a lussuosi profumi (l’ultimo appena presentato è quello del brand Victoria’s Secret) e poi per il make-up. Oggi il concetto bespoke è pienamente entrato nel settore dello skincare e diventa applicabile proprio grazie alla tecnologia.
Un esempio “estremo” è la linea Skinshift ideata dal dottor Ruthie Harper (un medico), basata sull’analisi del DNA tratta da un campione di saliva, dal quale è possibile ricavare il tipo di pelle da trattare e dunque il prodotto più adatto: il tutto sfruttando la tecnologia dei sistemi microelettromeccanici, Genetic cosmetics di One.Gen ed a prezzi finali competitivi.
Ma esistono altre forme più semplici e dirette per il consumatore stesso per arrivare alla propria scelta “su misura” del cosmetico, che sfruttano la tecnologia 2.0.

1 . Le APP
Le APP (applicazioni) per gli smartphone sui cosmetici riscuotono di per se stesse un grande successo, ma in materia di cosmetici tailor made, l’innovazione è al passo con i tempi. Un esempio ne è My skin Authority, una nuova app gratuita, -che prende il nome dalla linea di cosmetici che rappresenta- in cui esperti del settore forniscono consigli ai consumatori sulla cura della pelle. Si tratta di veri e propri coach!

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L’idea del Coaching virtuale per lo skincare è nata anni fa, con mail e consulti telefonici, per poi arricchirsi nel tempo con chat e video chat. L’App è l’ultima semplificazione di utilizzo: lo scorso anno, spiegano dalla società sono stati offerti più di un milione e mezzo di consulti; c’è confidenza, fiducia e dunque fidelizzazione per ciò che riguarda i cosmetici proposti: una telefonata o una chat durano in media anche 20 minuti in quanto il consulente necessita di informazioni precise e dettagliate, sulla pelle, lo stile di vita e l’ambiente in cui il consumatore vive, prima di poter suggerire il prodotto richiesto.
L’app può contribuire ad aumentare le vendite e la clientela oltre che aumentare il segmento maschile della clientela. Da un sondaggio è risultato che 1/4 degli utilizzatori del servizio è di sesso maschile. Non solo. Il contatto diretto con il consumatore traccia all’azienda i bisogni degli stessi e la soddisfazione, offrendo un punto di vista essenziale anche dal punto di vista del marketing.

 

2. E-commerce social
Anche la vendita diretta online dei prodotti cosmetici è uno dei nodi cruciali dell’innovazione tecnologica. Benché si tratti di un segmento di vendite già avviato e noto da tempo, il suo successo è sempre più in crescita, anche grazie a nuovi percorsi. La società  Younique ad esempio ha aggiornato il proprio sistema, permettendo ad host di creare rapidamente temi e spingere annunci di eventi su più piattaforme, tra cui Facebook Pinterest e Twitter (Instagram è assente). Altresì la piattaforma Younique offre la possibilità di accedere ad informazioni sui prodotti, video e foto, nonché quella di partecipare a campagne promozionali. E’ un modello fortemente incentrato sui social media, ottimizzato per gli smartphone in particolare, che permette acquisti e spedizioni dirette, con un semplice click, da e per qualunque parte del mondo.

3. Shopping con un messaggio
Nordstrom ha lanciato un nuovo metodo di vendita: TextStyle. Tra i clienti, rivenditori, stilisti ed azienda, attraverso il programma di NEXT è possibile inviare un messaggio di testo con descrizione o foto di un determinato prodotto. Se il cliente accetta risponde e riceve l’articolo, o viceversa il dettagliante lo spedisce. Il tutto confluendo sull’interfaccia e-commerce di Nordstrom. Anche in questo caso la tecnologia semplifica e velocizza gli acquisti abbattendo le barriere geografiche.
4. Like ToKnow.it
Lo abbiamo detto e ridetto (riportando le analisi di mercato): i consumatori tendono a fidarsi dei consigli degli altri consumatori. Il cliente cioè – grazie ai social network se ben utilizzati dalle aziende- diventano brand ambassador. Ora un’indagine di L2 focalizzandosi su Instagram sottolinea come i futuri utenti di questo social potrebbero diventare un serio punto di marketing su cui puntare. Come? Tramite il già noto tool Like ToKnow.it . Business Insider ha osservato come oltre il 90% degli utenti attivi su Instagram (150 milioni mensili) rientrano nella fascia d’età 18-35 anni, che lo rendono una piattaforma particolarmente interessante per molti brand. Tra questi sono già attivi in tal senso circa 30 tra cui Selfridges, MyTheresa, Moda Operandi e ASOS.