L’estate è la stagione di bilanci e previsioni. Così puntualmente sono arrivati stati diffusi i dati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica relativi al 2015. E sono piacevolmente positivi: il mercato è in crescita in alcuni canali e settori nel primo semestre e promettono di proseguire su questo trend fino alla fine dell’anno in corso, mentre al contempo rallentano le contrazioni di alcuni canali professionali. I numeri?

Spiega Fabio Rossello presidente di Cosmetica Italia:

«Assistiamo ad una generale ripresa del mercato interno, con un atteggiamento di “incorporazione della crisi” sia per i consumatori che per le imprese. A fine 2015 il valore della produzione supererà i 9.600 milioni di euro (+3%) ancora una volta favorito dalla competitività dell’offerta italiana sui mercati esteri: proprio le esportazioni toccheranno infatti a fine anno i 3.600 milioni di euro con una crescita dell’8%».

Per ciò che riguarda i canali professionali da un -4% del 2014 per i prodotti per l’acconciatura professionali si sta passando, in previsione, ad un -2,4%. Timidi segnali di crescita seppur ancora non in dati positivi si hanno anche nei centri estetici (-3,5%) e nella profumeria (-1%) che comunque continua a mantenere un valore di mercato pari (sempre in previsione) ai 2.050 milioni di euro.

Col segno più (+ 3%) il canale dell’erboristeria, sull’onda dell’interesse sempre più crescente dei consumers verso i prodotti naturali e quello delle vendite dirette dei cosmetici (+5%) con un valore che sembra supererà i 550 milioni di euro.

Confermata infine la crescita del canale farmacia (1,5%) e quello dei mass market (+0,7% equivalente ad una previsione di vendite pari a 3.800 milioni di euro per la fine del 2015).

L’indagine di mercato sottolinea comunque come questi trend siano generali, delle medie dei dati nazionali, poiché sono riscontrabili andamenti disomogenei sul territorio e sulla tipologia di distribuzione.

In una Italia schiacciata dalla crisi e da un’industria bloccata, di particolare rilievo non sono però solo le cifre positive delle vendite dei cosmetici, ma anche gli investimenti produttivi da parte delle aziende di settore, tutti volti all’innovazione, alla ricerca, allo sviluppo, stimolati anche da una sana spinta competitiva: è la risposta del settore cosmetico alle difficoltà e alle incertezze economiche del Paese. Il trend nei primi 6 mesi del 2015 conferma l’andamento dello scorso anno in tal senso, e riguarda anche la comunicazione.

Ovvero si investe in innovazione anche dal punto di vista dell’informazione del prodotto cosmetico, non solo sulla sua formulazione.

Nei documenti diffusi dal  Centro Studi di Cosmetica Italia circa l’Indagine congiunturale 2015 si legge:

“Gli investimenti in comunicazione confermano la forte ripresa già avvertita nel corso del 2014: le previsioni di aumento salgono dal 25% del dicembre 2013 al 38% attuale, mentre quelle in diminuzione passano dal 24% all’8%. Viene confermato l’andamento degli investimenti pubblicitari di comparto, sempre più multicanale e naturalmente orientati verso il web e i social media: le campagne di comunicazione virale, branding e social care delle aziende sottolineano l’attenzione all’evoluzione dei mezzi di comunicazione.”

A conferma del trend anche un nuovo prezioso strumento di cui ha parlati Gian Andrea Positano responsabile del Centro Studi;

«Cosmetica Italia ha presentato il Beauty Trend Watch, un contenitore delle tendenze future nato con l’obiettivo di indagare, con il supporto di esperti, operatori e piattaforme web, le tematiche che condizioneranno il futuro di prodotti, consumatori e canali, e di comprendere al meglio le future dinamiche del mercato. E-commerce, multicanalità, social media, naturale/biologico e multifunzione sono i driver individuati e considerati di maggiore rilievo nell’orientare le scelte futuri dei consumatori».