A dirlo sono gli ultimi dati di Euromonitor International: il mercato dei trattamenti cosmetici dedicati all’esposizione della pelle al sole, per il 2018 promette un’importante crescita. L’analisi dei dati ci spiega però come il settore sia in profonda evoluzione ed estremamente complesso da comprendere se si vanno a studiare le singole aree geografiche e le varie tipologie di prodotti cosmetici (abbronzanti, protettivi, dopo sole, autoabbronzanti e/o multifunzionali).
Partendo dalle cifre: il comparto ha generato valori superiori ai 9,4 miliardi di dollari, secondo gli ultimi 12 mesi presi in considerazione (2014); di questi 8,2 miliardi hanno riguardato i prodotti per la protezione dai raggi UV (+8,8%). A seguire, in seconda e lontanissima posizione i doposole (647,5 milioni, +3,3%) ed in terza gli auto-abbronzanti (576,1 milioni -+1,5%).

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L’Europa resta il mercato trainante, seppur stabile nelle vendite, a compensazione di un lieve calo globale (a partire dagli Stati Uniti, per i quali però è previsto un nuovo picco di vendite entro il prossimo triennio insieme ad altri Paesi considerati emergenti in questo settore, come la Cina ed il Brasile). A far da traino Italia, Spagna, Francia e Germania, ognuno con le sue peculiarità.

Nel nostro Paese ad esempio Euromonitor ha registrato negli ultimi anni un lieve calo ed una forte stagionalità nelle vendite, dovuta al fatto che le protezioni solari, si usano essenzialmente in estate (quando in realtà l’invecchiamento della pelle ed il rischio di tumore cutaneo andrebbero combattuti tutto l’anno). Attualmente in testa nelle vendite Beiersdorf con Nivea Sun, seguita da Bilboa e Garnier Ambre Solaire.
In Francia gli analisti di Euromonitor International prevedono per i prossimi anni un mercato improntato su prodotti cosmetici solari innovativi. Attualmente le quote sono accaparrate in gran parte da tre colossi: Gemey Maybelline Garnier (con il 15% delle vendite complessive) grazie principalmente a Garnier Ambre Solaire, Beiersdorf France (Nivea Sun) con il 13% di mercato e con il 9% i Laboratoires Pierre Fabre SA (con Avène).
In Spagna al contrario si è assistito ad una flessione di vendite seppur non troppo marcata, negli ultimi anni analizzati; a dominare il mercato L’Oréal, con Garnier Ambre Solaire, così come anche in Germania, dove i consumatori si mostrano particolarmente interessati a prodotti sempre più naturali e sostenibili, capaci di unire gli effetti protettivi anti UV a quelli di idratazione, anti macchie ed antirughe, per i quali gli osservatori prevedono impennate di vendita sul medio termine.
E’ una costante questa che coinvolge tutti i consumatori europei e non solo, il principale trend su cui puntare anche con prodotti innovativi: i cosmetici solari multifunzionali, come la BB Cream che uniforma e compatta il colore della cute, arricchita di filtri UV o la protezione solare che al contempo spiana le rughe.
Del resto, se ci si prende cura della propria pelle per bene, perché usare 2 prodotti da applicare uno sopra all’altro -anche con doppia spesa- quando se ne può usare uno solo con gli stessi se non migliori risultati?
Il consumatore predilige altresì prodotti con formulazioni diverse (crema, latte, spray), ma soprattutto legati ad un buon rapporto qualità/ efficacia- convenienza. Ne sono un esempio molti prodotti lanciati già per il 2015, come la protezione viso ROC, i nuovi solari Vichy, La Roche Posay Clinique e Lierac, ma anche Pupa per il canale profumeria.
Aspetti questi che i grandi brand della cosmetica non possono e non devono trascurare, come pure –ovviamente quello delle campagne di sensibilizzazione mirate.
Gli utenti del Sun Care sono sempre più consapevoli dei danni alla pelle dovuti ad una eccessiva e cattiva esposizione al sole, per tale motivo i prodotti per la protezione solare dominano tutto il comparto in fatto di vendite, sfiorando l’80% del totale: cifre in crescita.
Le campagne informative sulla prevenzione circa i danni UVA ed UVB dovuti ad una cattiva e prolungata esposizione al sole dunque funzionano. Ma la strada è ancora lunga da percorrere: ogni anno in Italia ad esempio si registrano 7000 nuove diagnosi di melanoma e numerose di più quelle di altri tumori cutanei come l’epitelioma baso-cellulare (in assoluto il tumore più diffuso). L’età media di insorgenza è intorno ai 50 anni, ma queste neoplasie possono comparire anche in giovani adulti. E la prima arma è proprio la protezione solare da attivare sin dall’infanzia. La seconda è quella della diagnosi precoce, con il regolare controllo dei nei in quanto a fronte di un aumento delle vendite dei cosmetici con filtri UV , non corrisponde un abbassamento del tasso di mortalità: nel nostro Paese ogni 12 mesi perdono la vita ancora 1.500 persone a causa del melanoma.

Anche le aziende cosmetiche scedono in campo direttamente con le proprie campagne di sensibilizzazione al riguardo, come ha fatto di recente anche il brand dermocosmetico La Roche Posay con il progetto “DIVENTA SKIN CHECKER” che spiega come riconoscere un tumore della pelle (con l’auto-osservazione ed il cosiddetto metodo ABCD) ed illustra numerosi altri aspetti di approfondimento, il tutto attraverso video, un sito internet interattivo e l’uso dei social network.

https://youtube.com/watch?v=1y24okOfGQo

Negli Stati Uniti al riguardo, è nata una coalizione che vede protagonisti insieme dermatologi, produttori di trattamenti cosmetici solari, cittadini ed organizzazioni pubbliche con lo scopo di promuovere la corretta informazione ed in particolare di sollecitare la FDA ad autorizzare rapidamente una nuova generazione di filtri UV ed una etichettatura più precisa.